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parco sud milano
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estratto dall'articolo sulla mostra "strutture spaziali" (di giovanna strada)
tenutasi presso "... i locali della biblioteca chiesa rossa in via san domenico savio, 3 a milano. si tratta di un antico complesso cascinale ristrutturato all'interno del parco cascinale chiesa rossa attualmente soggetto a lavori di riassestamento. non immune da critiche però è lo stato dell'intero parco agricolo sud di milano di cui fa parte il parco annesso alla biblioteca. come è possibile desumere dal periodico del centro culturale conca fallata che si occupa dei problemi legati a questo quartiere (e reperibile nella biblioteca stessa).
la zona 5 di milano è un quartiere storico dell'area milanese, noto già dagli anni settanta per il suo impegno in campo sociale e per essere sempre stato molto attivo nel promuovere iniziative culturali.
come in tutti i luoghi interessati da movimenti critici, anche quando questi si esauriscono, è riscontrabile una traccia del loro passaggio, una particolare sensibilità confermata dalla presenza di spazi pubblici particolarmente curati e aggreganti, contrassegnati da eventi significativi.
forse sarà una coincidenza ma chissà come questa si rivela quasi una costante di questi luoghi.
sempre in questo quartiere nella chiesa rossa (in via della chiesa rossa 1) è custodita ad esempio un’opera di dan flavin, un artista minimalista americano autore di installazioni realizzate con lampade al neon da parete di cui è nota la sua più lunga serie di opere dal titolo “monuments to v. tatlin”. la biblioteca è senza dubbio un altro di questi luoghi significativi aperti alla frequentazione pubblica. una soluzione architettonica che farebbe pensare a paesi nord-europei se non fosse per la particolare sensazione ancora emanata dalle forme di queste grandi costruzioni di origine agricola, dalla specifica angolazione dei tetti, dai muri a mattoni rossi pieni con fori crociati latini già tipici dei fienili. fessure un tempo destinate all'aerazione ma ancora oggi fruiti come motivi architettonici attraverso i quali penetra oltre all'aria la luce rendendo possibile una visione mediata verso l'esterno. le ampie tettoie invece sono spazi intermedi tra i locali interni della biblioteca adibiti alla lettura e alla concentrazione e l'esterno del prato che sembra disperdersi in questo prologo di periferia verso il parco.
lasciate le biciclette sotto la tettoia nelle apposite rastrelliere si entra dunque nella biblioteca già intuibile dall'esterno grazie le ampie vetrate..."

p.z. 2009



progetto: "un metro quadrato di terreno"
www.databasebiodiversity.it